Ogni anno il 10 dicembre si ricorda la giornata internazionale dei diritti umani, lo stesso giorno che nel 1948 le Nazioni Unite adottarono il “Universal Declaration of Human Rights (UDHR). In esso si proclamano i diritti inalienabili di tutti gli essere umani, indipendentemente da razza, colore, religione, sesso, lingua, politica o altre opinioni, di origine nazionale o sociale, proprietà, nascita o altro status. L’importanza del documento fa si che è disponibile in oltre 500 lingue, ed è il documento più tradotto al mondo.
Quest anno il tema della giornata dei diritti umani è l’eguaglianza e la sua relazione all’articolo 1 del UDHR – “tutti gli esseri umani sono liberi alla nascita ed eguali nella dignità e nei diritti.
I principi di eguaglianza e di non discriminazione sono al cuore dei diritti umani. Eguaglianza si allinea con l’Agenda 2030 con l’approccio dell’ONU dettato dal documento Shared Framework on Leaving No One Behind: Equality and Non-Discrimination at the Heart of Sustainable Development. Questo include fronteggiare e trovare soluzioni a forme di discriminazione radicata che colpiscono i più vulnerabili della società: donne e bambini, gruppi indigeni, persone di discendenza africana, gli LGBTI, migranti e persone con disabilità.
Eguaglianza, inclusione e non discriminazione è il miglior modo per ridurre le ineguaglianze e riprendere il cammino verso l’Agenda 2030.
“Dove iniziano i diritti umani? In luoghi piccoli, vicini a casa – così piccoli e vicini che non possono essere viste su nessuna cartina del Mondo […] A meno che questi diritti abbiano significato là, avranno poco significato altrove. Senza l’azione cittadina concentrata nel mantenerli vivi vicino casa, guarderemo tutti invano per progresso nel resto del Mondo.”
-Eleanor Roosevelt
