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Dichiarazione Pugwash sulla guerra in Ucraina

di Paolo Cotta Ramusino, Segretario Generale Pugwash

e Sergio Duarte, Presidente Pugwash

La guerra in Ucraina è una guerra estremamente pericolosa scoppiata all’interno dell’Europa. È il primo significativo intervento militare russo in territorio europeo in oltre 50 anni.

Dopo il crollo dell’Unione Sovietica, la definizione dei confini dei nuovi Stati indipendenti è stata affrontata, perlopiù, in modo costruttivo e pacifico. Il caso Armenia-Azerbaigian e il caso della Georgia sono i controesempi più significativi. Nel caso dell’Armenia/Azerbaigian, la Federazione Russa ha svolto un ruolo positivo nel contenimento delle conseguenze dell’antagonismo e del conflitto.

In generale, i problemi legati all’autonomia delle regioni interne agli stati – specie di quelle regioni che hanno un’identità linguistica o etnica o religiosa diversa da quella dominante dello stato – all’interno dell’Europa sono stati affrontati per lo più in modo positivo dopo la fine del seconda guerra mondiale. L’eccezione principale è stata il caso dello smantellamento dell’ex Jugoslavia.

Nel caso dell’Ucraina, il coinvolgimento diretto della Russia è fonte di seria preoccupazione per tutti gli europei e per il mondo intero. L’invasione dell’Ucraina da parte delle forze militari russe dovrebbe essere fermata e tutti gli attacchi contro l’Ucraina dovrebbero fermarsi. Gli Stati sono legalmente impegnati dalla Carta delle Nazioni Unite ad astenersi dall’uso o dalla minaccia dell’uso della forza per risolvere le controversie. La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che la Russia è una delle due superpotenze atomiche e che le armi nucleari sono presenti anche in Europa occidentale.

Una possibile via d’uscita dall’attuale grave situazione critica dovrebbe includere:

  • il cessate il fuoco immediato
  • il ritiro totale dall’attuale territorio dell’Ucraina di tutte le forze militari straniere e delle installazioni militari straniere
  • il riconoscimento dell’autonomia della regione del Donbass all’interno dell’Ucraina in termini di governo locale e identità linguistica
  • il riconoscimento della Crimea come parte della Federazione Russa (due referendum in Crimea hanno sostenuto il ritorno alla Russia)
  • la libertà di movimento delle persone attraverso i confini dell’Ucraina con la Russia e altri paesi

A seguito del ritiro delle truppe russe dall’Ucraina, le sanzioni contro la Russia dovrebbero essere eliminate. Le sanzioni economiche possono anche comportare conseguenze molto negative, non solo per il paese sanzionato.

È necessario un chiaro accordo che istituisca e garantisca lo status neutrale dell’Ucraina. In particolare, dovrebbe essere concordato che l’Ucraina non chieda l’adesione alla NATO. Invece, sarà importante l’istituzione di garanzie di sicurezza internazionale intorno all’accordo sulla neutralità dell’Ucraina.

Serve anche un programma inclusivo di pacifica ricostruzione economica dell’Ucraina. 

Una volta compiuti i primi passi verso la risoluzione delle crisi in Ucraina, dovrebbero esserci nuovi negoziati su una nuova architettura di sicurezza europea basata sull’idea di una sicurezza indivisibile per tutti.

In linea con l’impegno di Pugwash per il dialogo e la pace, facciamo appello a tutte le parti affinché esercitino la massima moderazione, si adoperino per un cessate il fuoco immediato che dia la priorità alle esigenze umanitarie e un rapido ritorno alla diplomazia e ai negoziati. Pugwash si impegna a rafforzare il dialogo con le parti interessate, a livello sia ufficiale che non ufficiale, per promuovere la comprensione e la fiducia e riportare pace e stabilità in Europa.