cherubino

In ricordo di Yukari Saito

“Con queste poche righe desidero ricordare Yukari Saito. Non era un membro del Cisp ma certamente era una buona amica del Cisp. Alcune e alcuni di noi l’hanno conosciuta personalmente e apprezzata.

La sua morte ci addolora.

Yukari Saito era nata a Tokyo, viveva in Italia dalla metà degli anni ’80. E’ stata lettrice presso il Centro Linguistico Interdipartimentale. Soprattutto, nella primavera del 2006 ha fondato il centro di documentazione Semi sotto la neve, per aiutare la condivisione delle conoscenze e delle esperienze tra le società civili italiana e giapponese che si occupano di pace, nonviolenza, ambiente, diritti umani.

Tante le iniziative di questo piccolo ma attivissimo centro, tra cui: la partecipazione, nel 2006, alla Terza Conferenza della “Coalizione Internazionale per la messa al bando delle armi all’uranio impoverito”, a Hiroshima (il Centro ha organizzato la partecipazione di un gruppo italiano composto da un militare, due scienziati e una giornalista); l’adesione, nel 2008, alla Campagna mondiale a sostegno dell’articolo 9 della costituzione giapponese (che sancisce la volontà di rinunciare alla guerra quale strumento di risoluzione della controversie internazionale);

la traduzione – nel 2009 – del manga “No alla Guerra. No al Nucleare”, in collaborazione con l’Associazione Altrinformazione; la traduzione, nel 2014, del libro del fotoreporter Naomi Toyoda “Fukushima. L’Anno zero”; la traduzione nel 2015 del manga “I dragoni atomici di Fukushima”, di nuovo in collaborazione con l’Associazione Altrinformazione.

Yukari Saito era una donna di pace. Nasce da un suo desiderio uno dei più importanti eventi di sensibilizzazione organizzati dal CISP, “Pisa non dimentica Hiroshima e Nagasaki”, per ricordare il settantesimo anniversario dei bombardamenti atomici: noi del Cisp abbiamo accolto il suo desiderio e lo abbiamo trasformato in qualcosa di più grande, tre settimane di eventi, performance, seminari, convegni, spettacoli teatrali, presentazioni di libri, proiezioni cinematografiche. Spiccava, tra le tante cose, proprio il suo progetto: la versione italiana – da lei curata insieme a Lorenzo Bastida per Alfea Cinematografica – di un cartone animato giapponese sui bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki, “Sulle ali di una gru. L’avventura di Tomoko”. Un modo delicato per parlare anche ai bambini e alle bambine dell’orrore delle armi nucleari.

Quando ci siamo incontrate la prima volta (insieme a Francesco Forti nell’ufficio di Marilù Chiofalo durante il suo mandato come assessora all’Istruzione per il Comune di Pisa) mi ha regalato una piccola gru origami.

E sempre le gru origami – ma grandissime – sono state le protagoniste di una installazione organizzata da Martine Friselli con il GRUppo Ali Dipinte (nato da una collaborazione tra il Centro Semi sotto la neve con altri soggetti) in Largo Ciro Menotti e che hanno fatto da sfondo ad una indimenticabile lettura collettiva del Manifesto Russell-Einstein il 9 luglio 2015.

E gru origami – questa volta piccolissime – riempiono la copertina del suo libro “Dalla bomba atomica al Pikadon. Comprendere e trasmettere le esperienze di Hiroshima e Nagasaki”, pubblicato dal Centro Gandhi Edizioni nei Quaderni Satyagraha.

Yukari era timida e riservata, gentile, rigorosa, disciplinata, perfezionista. Era una persona molto buona. Sorrideva quando si sentiva tranquilla e a suo agio. Ed erano sorrisi preziosi.

Ci piace ricordarla così. Luminosa e sorridente.”

Enza Pellecchia, direttrice del CISP

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