Le notizie che arrivano di ora in ora da Israele e dalla Palestina segnalano una preoccupante dinamica di escalation, che va fermata immediatamente. Nella consapevolezza che quanto accade dal 7 ottobre, con l’attacco terroristico di Hamas sul territorio di Israele, ha cause storiche e politiche complesse e profonde e richiede l’avvio di un vero processo di pace, l’unica richiesta che riteniamo vada portata avanti in questo momento è quella di un immediato e generale cessate il fuoco e di un rilascio degli ostaggi.
L’unica parte con cui ci schieriamo senza riserve è quella delle persone, dei diritti fondamentali e delle norme internazionali, che proibiscono e sanzionano operazioni militari che abbiano come obiettivo i civili o che, per essere condotte, mettano a repentaglio la vita di civili. L’assedio di Gaza, lasciata senza acqua potabile, senza luce e senza cibo, esposta a continui bombardamenti che non risparmiano i suoi ospedali, va fermato immediatamente e vanno aperti corridoi umanitari che consentano alla popolazione di mettersi in salvo e agli aiuti di entrare nella Striscia.
Chiediamo al governo italiano, alle istituzioni europee e internazionali di intervenire senza indugio sul governo israeliano, su Hamas e su tutte le parti che, in questo momento critico, possono svolgere un ruolo positivo per conseguire il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi.
Il Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace dell’Università di Pisa si farà promotore di occasioni di discussione pubblica e di approfondimento sul conflitto armato in corso e sulle possibili e necessarie prospettive di pace. Scienza & Pace Magazine continuerà a proporre articoli originali e da altre testate, soprattutto internazionali, allo scopo di alimentare un dibattito documentato e plurale, orientato alla risoluzione del conflitto con metodi nonviolenti.