Cisp – Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace
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Ricordo di Giorgio Montagnoli

Domenica, 29 dicembre 2024, è mancato, dopo una lunga malattia, Giorgio Montagnoli. I colleghi Mariarosaria Vergara, Fabio Tarini, Tommaso Luzzati, e Giorgio Gallo hanno voluto scrivere un ricordo che condividiamo volentieri.

 

Ricordo di Giorgio Montagnoli

Giorgio afferì al CISP fin dal Dicembre 1999, in pratica dall’inizio della storia del centro. Era già impegnato da tempo sui temi della pace, non solo nelle sue diverse attività a livello politico e civile, ma anche e soprattutto in quella di ricercatore e docente universitario. Era attivo nell’USPID (Unione Scienziati Per Il Disarmo) e aveva già alcune pubblicazioni scientifiche sul tema della pace nella sua area di ricerca, la biofisica e la biochimica. Questo è particolarmente significativo perché il Cisp è nato proprio dalla presa di coscienza del fatto che ciò su cui facciamo ricerca e ciò che insegniamo, qualunque sia il settore scientifico disciplinare, non è neutrale rispetto all’etica e in particolare al tema della pace. Da qui il fatto che il nostro impegno sulla pace non è qualcosa che si affianca semplicemente alla nostra attività di ricerca, ma qualcosa che con essa interagisce modificandola in modo sostanziale. Da questo segue anche la necessità di rompere le barriere che dividono le discipline e di un approccio fortemente interdisciplinare alla ricerca e alla didattica.

Di tutto questo Giorgio era particolarmente convinto e questa convinzione emerge da un accurato documento tematico e curricolare con cui ha ritenuto di doversi presentare al momento della sua adesione al Cisp. Un documento molto ricco che dimostra la profondità e “visione” che caratterizzava le sue attività e i suoi impegni sia a livello accademico che, più in generale, culturale e sociale.

La pace è un bene umano così alto che teme la restrizione di una definizione. – scrive Giorgio – La possiamo avvicinare considerandola come pienezza di relazione: verso se stessi, verso gli altri, verso la terra come ambiente della vita. La pace è pienezza del vivere, che si sviluppa nel porsi in relazione per trovare espansione. Perno della relazione è la libertà, e la pace ne è il rispetto. Libertà per se stessi, compatibile con la libertà degli altri e con quanto permette all’uomo di essere libero […] Non esiste la possibilità di una comparazione per contrario tra pace e guerra, perché i due concetti sono incommensurabili.

Sono considerazioni che non soltanto vanno al di là della visione ancora oggi molto diffusa che la pace sia l’opposto della guerra ma anche approfondiscono e in qualche modo addirittura superano la stessa idea di pace positiva resa popolare a partire dagli anni ‘60 da Johan Galtung nell’area dei Peace Studies.

Nelle sua attività nel Cisp e nei Corsi di laurea in Scienze per la Pace (triennale e specialistica), Giorgio trasmetteva questa consapevolezza e questi valori, contribuendo sia a diversi incontri di ricerca interdisciplinare sia all’organizzazione e alla formazione. Quando il Cisp, dopo la sospensione della leva militare e la nascita del Servizio Civile, divenne una delle strutture in cui i volontari in servizio civile potevano svolgere la loro attività, emerse la necessità di provvedere alla loro formazione. Un’ attività essenziale di cui Giorgio si prese subito carico, contribuendo efficacemente alla formazione di intere generazioni di volontari. Nei Corsi di Laurea, ha tenuto per anni un insegnamento di “Scienze molecolari della vita” e uno di “Controllo delle armi chimiche e biologiche”, con la dedizione, impegno e profondità che metteva in tutte le cose che faceva.

Giorgio ha sempre lavorato in maniera sommessa e senza cercare riconoscimenti di sorta, e chi lo ha conosciuto non può dimenticare la sua mitezza e delicatezza nel rapportarsi con le persone che incontrava.

(A cura di Mariarosaria Vergara, Fabio Tarini, Tommaso Luzzati, e Giorgio Gallo)

 

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