Dal 29 al 31 agosto si terrà a Sarzana (SP) la XII edizione del Festival della Mente, che quest’anno avrà come filo conduttore il tema dell’invisibile. Tra i numerosi eventi previsti dal programma, segnaliamo alcuni incontri incentrati su aspetti dei conflitti spesso trascurati e su situazioni di sofferenza dimenticate dalla cronaca.
Sabato 30 agosto, dalle 9.45 in poi, Mariarosaria Taddeo, docente di Digital Ethics and Defence Technologies presso l’Oxford Internet Institute, affronterà al Teatro degli Impavidi il tema delle guerre digitali. Negli ultimi decenni, con l’avvento delle nuove tecnologie, molti conflitti hanno come obiettivo flussi di dati e servizi online piuttosto che edifici o territori. La Taddeo rifletterà su questa nuova forma di conflitto, estremamente attuale, esaminando anche i principi etici per tutelare sistemi, reti e processi, una realtà invisibile ma cruciale per la nostra società.
Sabato pomeriggio prenderà la parola Francesca Mannocchi, che alle 15 aprirà una conferenza in piazza Matteotti dal titolo “Gli invisibili nelle guerre di oggi”. La relatrice porterà sul palco del Festival la sua esperienza come giornalista specializzata in migrazioni e conflitti per parlare delle vittime innocenti dei conflitti di oggi, concentrandosi sulla storia di Ammar, bambino palestinese ucciso dalle forze israeliane in Cisgiordania, e su quella di Mayar Al-Arja, che a soli due anni è stata ricoverata per malnutrizione al Nasser Hospital di Khan Younis, a Gaza.
Altri due incontri imperdibili avranno luogo al Teatro degli Impavidi il giorno successivo, domenica 31 agosto, e saranno incentrati sul tema della migrazione. Dalle ore 10.15, gli scrittori Mathieu Belezi e Gaia Manzini intratterranno un dialogo sulle motivazioni che spingono ad abbandonare la propria patria e a spostarsi in un paese straniero, spinti da promesse spesso illusorie e ammaliati da vuote chimere.
Ancora, dalle 15.15 Didier Fassin, antropologo e Anne-Claire Defossez, sociologa, racconteranno alcune storie di frontiera, riportando “la voce dei migranti, delle comunità sui territori, dei tanti volontari che si attivano per aiutare gli esuli, della polizia di confine e di chi fa politica”. L’obiettivo dell’evento è quello di aiutare il pubblico a comprendere le complesse dinamiche delle migrazioni globali attraverso le voci di chi le ha vissute sulla propria pelle.
Vi invitiamo a consultare il sito del Festival della Mente per conoscere il programma completo e per acquistare i biglietti.