Lunedì 11 aprile 2022, dalle 16:15 alle 17:30 nell’Aula B1 di Palazzo Carità via Paoli 15 e sulla piattaforma Microsoft Teams (Attività seminariali 877ZW) nell’ambito dei seminari dei corsi di laurea in Scienze per la Pace e del Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace (CISP), si terrà il seminario:
Titolo: Presentazione del volume Schiavi. Presente e passato
Relatore: Antonello Calore
Abstract: «Nuova schiavitù», «schiavitù moderna», «para-schiavismo» espressioni usate per indicare la «sottomissione dispotica» dell’uomo all’uomo, fenomeno antico, che si voleva abrogato con interventi legislativi tra l’Ottocento e il Novecento e che invece osserviamo ancora, interessando più di 40 milioni di persone di tutti i Paesi del mondo, anche i più sviluppati. Tant’è che l’ONU nel 2015 ha inserito nell’Agenda 2030, tra gli obiettivi sostenibili, anche il superamento della «schiavitù». Un fenomeno in continua crescita, anche per l’impatto del Covid-19, in particolare su coloro che vivono già in stato di marginalità. Il quesito cui proviamo a rispondere è se condizioni di donne e minori sfruttati a scopi sessuali e pornografici oppure badanti ‘recluse’ oppure bambini-lavoratori oppure braccianti sottoposti a «caporalato», siano in modo corretto, logico ed utile definibili con il termine ‘schiavitù’, che richiama situazioni di tempi lontani. Per rispondere, abbiamo provato a individuare la ‘sintassi’, i tratti caratteristici e le cause di queste «nuove forme di servitù», soffermandoci anche su un episodio italiano nella Franciacorta. Abbiamo seguito tre direttrici di ricerca: la relazione passato-presente, per avere contezza di continuità e discontinuità; il mondo del lavoro, perché il rapporto tra lavoratore e datore di lavoro può trasformarsi in sfruttamento ‘estremo’; la nuda sottomissione della persona, che così diventa quasi oggetto dell’altra per mezzo di una serie di atti di violenza fisica e/o psichica implicante il ‘corpo’ dell’asservito. Emerge una realtà complessa, che supera l’aspetto nominalistico, tracciando ipotesi di soluzioni che interessano molteplici livelli, da quello economico e sociale a quello giuridico e politico, assolutamente intrecciati tra di loro.
Antonello Calore è professore ordinario di Diritto romano presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Brescia. dell’Istituto di Diritto Romano. È stato Preside della Facoltà dal 2004 al 2010. Dal 2017 dirige il Laboratorio di ricerca su cittadinanze e inclusione sociale (LaCIS) con sede amministrativa presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Brescia. È Direttore del Centro studi e servizi dell’Ateneo bresciano University for Peace (U4P).
Per i soggetti esterni all’Università è possibile partecipare in modalità virtuale inviando una mail alla Prof.ssa Eleonora Sirsi (eleonora.sirsi@unipi.it) o alla Prof.ssa Sonia Paone (sonia.paone@unipi.it)