Abstract
Interrompere il circolo della violenza sociale è la più alta sfida della politica fin dall’antichità. L’edificazione dei sistemi di giustizia penale (e di polizia) ha costituito il cuore della strategia moderna di pacificazione sociale all’interno dei confini nazionali. Ma basta il buon funzionamento di polizie, tribunali e carceri per costruire pace sociale? Di fronte a società profondamente lacerate da conflitti armati, violazioni di massa di diritti umani, genocidi e crimini di Stato, è sufficiente il riconoscimento delle responsabilità penali per ricostruire forme di convivenza pacifica? Com’è intuibile, di fronte all’enormità di queste domande si richiede un impegno intellettuale di portata straordinaria. Ma già porle e iniziare a discuterle con gli strumenti che si hanno a disposizione può essere un modo per evitare di considerarle troppo grandi per essere affrontate. Ala luce di queste considerazioni, s’intende proporre alcune riflessioni, anche attraverso il racconto di esperienze innovative in ambito internazionale e nazionale, sulla relazione tra giustizia e pace, sui suoi significati e sulle loro ricadute in ambito politico e sociale. Nessuna risposta, dunque, ma l’inizio di un percorso di ricerca che porti a ridefinire il campo della giustizia penale tenendo in conto l’evoluzione del concetto di pace..
Roberto Cornelli è Professore Associato nell’Università di Milano-Bicocca dove svolge la propria attività didattica e scientifica nei settori della Criminologia, della Giustizia Penale e della Politica Criminale. In particolare, è autore di libri e articoli su riviste scientifiche nazionali e internazionali sulla paura della criminalità (tra cui Paura e ordine nella modernità, Giuffrè, Milano, 2008, tradotto in spagnolo per la casa editrice Bdef di Buenos Aires-Montevideo), sulle tendenze della criminalità nelle società contemporanee (tra cui Proprietà e sicurezza. La centralità del furto per la comprensione del sistema penale tardo-moderno, Giappichelli, Torino, 2007), sulle polizie (tra cui Forza di polizia. Uno studio criminologico sulla violenza, Giappichelli, Torino, 2020-in corso di pubblicazione), sugli orientamenti di politica criminale e sulle politiche di sicurezza urbana. Nel 2013 ha pubblicato per la casa editrice Feltrinelli il saggio, scritto con Adolfo Ceretti, Oltre la paura. Cinque riflessioni su criminalità, società e politica, rieditato nel 2018 per la Universale Economica Feltrinelli. Ha svolto attività didattiche presso diverse Università e Istituzioni pubbliche e attività di formazione e consulenza per enti pubblici e, ultimamente, per organizzazioni internazionali sull’amministrazione della giustizia penale nei contesti di transizione (ICTJ di New York-Bogotà).
sonia.paone@unipi.it