Cisp – Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace
cherubino

“Ri-formare il SCU nel tempo del covid-19: modelli e pratiche”

Seminari di ricerca sulla valorizzazione degli aspetti formativi del SCU del futuro

a cura di Équipe Formatori Associati, CESC Project e CISP

L’emergenza pandemica in atto ha già portato a forti modifiche nell’operatività del Servizio Civile Universale e nelle esperienze di tutti coloro che vi partecipano, dagli operatori/trici volontari alle figure di sistema, fino all’impatto sui destinatari dei servizi. La formazione, vincolante nel sistema, si trova al centro di un cambiamento profondo, determinato dalle modifiche strutturali volute dalla riforma del DLgs.40/2017, a cui si aggiunge ora la sfida per garantirne la realizzazione nelle nuove condizioni di distanziamento imposte dalla pandemia. Crediamo sia arrivato il tempo per confrontarci e aiutarci a riflettere, sia sulle strategie formative nel servizio civile sia sulle metodologie: per reagire adeguatamente ma anche per cogliere le sfide che le trasformazioni in atto stanno generando e renderle opportunità per il futuro.

Le ragioni della proposta

La riforma

Il DLgs 40/2017 (corretto ed integrato dal 43/2018) ha modificato ruoli e compiti dei vari soggetti del sistema rispetto alla formazione e alle misure aggiuntive.

Per quanto riguarda la formazione, al Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale spettano tutte le funzioni «di programmazione, organizzazione, accreditamento e controllo del servizio civile universale» (cfr. art. 6), ma nello specifico «le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, previa sottoscrizione di uno o più accordi con la Presidenza del Consiglio dei ministri, possono svolgere tra le altre, la seguente funzione: «a) formazione da erogare al personale degli enti di servizio civile universale, anche avvalendosi di enti di servizio civile universale dotati di una specifica professionalità» (art. 7, comma 2, a). Agli enti di servizio civile universale è assegnata invece dall’art 8:

−la formazione degli operatori volontari impegnati nel servizio civile universale;

−la formazione dei formatori;

−le attività propedeutiche per il riconoscimento e la valorizzazione delle competenze acquisite dagli operatori volontari durante lo svolgimento del servizio civile universale.

A tal fine è stata introdotta come figura obbligatoria per l’accreditamento «un responsabile dell’attività di formazione degli operatori volontari e dei relativi formatori, ivi inclusa la valorizzazione delle competenze» (art. 11, comma 3, b), mentre all’art. 12 è previsto che nell’ambito dei programmi di intervento in Italia (e più avanti si dirà lo stesso per l’estero all’art. 13), si eroghino dei «contributi finanziari agli enti, nei limiti delle risorse annualmente assegnate al Fondo nazionale per il servizio civile, a parziale copertura delle spese sostenute per le attività di formazione generale degli operatori volontari…».

Per quanto riguarda le misure aggiuntive, il decreto legislativo 6 marzo 2017, n. 40, ne ha introdotte tre che consistono nel favorire la partecipazione ai progetti di giovani con minori opportunità e, limitatamente ai progetti da realizzarsi in Italia, nella possibilità di svolgere un periodo di servizio, della durata massima di tre mesi, in uno dei Paesi dell’Unione europea o, in alternativa, di usufruire, per lo stesso periodo, di un tutoraggio finalizzato alla facilitazione dell’accesso al mercato del lavoro. In particolare la misura che prevede la fruizione di un periodo di tutoraggio da un minimo di un mese ad un massimo di tre mesi, come precisato nella successiva Circolare del 9 dicembre 2019, è finalizzata a fornire agli operatori volontari, attraverso un percorso di orientamento al lavoro, strumenti e informazioni utili per progettare il proprio futuro formativo/professionale al termine del servizio civile. Il percorso deve essere strutturato in momenti di confronto, brainstorming, nonché in momenti di analisi, di messa in trasparenza delle competenze e di verifica dei progressi compiuti durante il periodo di servizio civile. Gli operatori volontari, per l’intero arco della durata dell’attività di tutoraggio, devono essere affiancati da un tutor con il compito di informare, orientare ed assistere gli stessi durante il percorso.

La misura del tutoraggio può essere affiancata da quelle rivolte a “giovani con minori opportunità” che nella stessa circolare si riconosce nella categoria di ragazzi e ragazze che, per motivi diversi connessi alla propria specifica condizione, incontrano maggiore difficoltà a sentirsi cittadini attivi, a provare interesse per la vita sociale, ad affrontare il percorso di ricerca per accedere al mondo del lavoro.

L’imminente avvio dei programmi e progetti prevederà l’attivazione sul campo delle tre misure su vasta scala ma sono già state avviate in questi anni alcune sperimentazioni di cui si vuole fare, a partire dal tutoraggio, condivisione e confronto nel corso del seminario specifico.

La formazione a distanza

L’emergenza legata alla diffusione del COVID-19 ha costretto il sistema del SCU a ripensare le sue modalità di attuazione, a partire dalla formazione “a distanza”. Questa esperienza sta costituendo un utile laboratorio per verificare sul campo limiti e potenzialità delle metodologie applicabili e delle innovazioni che potrebbero essere apportate nella pratica imposta dalla pandemia.

Gli obiettivi della proposta

Un primo ciclo di 3 seminari ad invito destinati a formatori e formatrici, responsabili degli enti, esperti e rappresentanti istituzionali (Dipartimento e Regioni in primis) per conoscere e condividere:

  1. Elementi utili per la revisione delle Linee guida della formazione generale e specifica in termini di metodologie, contenuti e destinatari (giovani e figure del sistema).
  2. Collegamento delle linee guida con le altre misure finalizzate alla formazione del giovane all’interno dell’esperienza SCU (tutoraggio, esperienza di 3 mesi in paese UE, misure di inclusione, valorizzazione delle competenze…).
  3. Esperienze e buone prassi della formazione e delle altre misure con svolgimento a “distanza”: nuovi scenari della formazione e dell’apprendimento.

La prospettiva è quella di far nascere dal basso un dibattito sulla riforma della formazione del SCU da portare all’attenzione dei decisori istituzionali, nonché avviare un primo nucleo di community stabile dei formatori (di formazione generale e specifica, orientatori, tutor, esperti nell’individuazione, messa in trasparenza e validatori competenze del SCU).

In questo senso, il programma del primo seminario prevede una partecipazione attiva di tutti e tutte, per enfatizzare il confronto e lo scambio. Gli interessati e le interessate possono dunque condividere una breve sintesi della loro esperienza nell’ambito della FAD, facendo emergere le buone prassi scoperte nel corso delle sperimentazioni: efficacia/efficienza delle piattaforme, funzionalità di specifici strumenti, successo di determinate metodologie, che cosa invece non ha funzionato, risultati complessivi.

Il contributo può essere sintetizzato nella traccia che vi proponiamo (scarica il file word in fondo a questa pagina) e inviato via mail a Mario Bozzo Costa, formatore di EFA: bozzocosta@efaonline.it.

Tutti i contributi saranno sintetizzati per realizzare una prima panoramica sullo stato della FAD nel Servizio Civile, che verrà presentata all’inizio del primo seminario.

Coloro che presenteranno i contenuti più interessanti potranno fare una breve presentazione durante il seminario (max 5 minuti).

Modalità di svolgimento

Seminari online su piattaforma Zoom della durata di 2 ore nette l’uno con inizio alle ore 10:00.

Programmi

I Seminario: La formazione a distanza nel SCU

Venerdì 11 dicembre 2020, 10:00 – 12:00

Ore 10:00 – Introduzione e presentazioni a cura di EFA (Equipe Formatori Associati)

Ore 10:10 – Relazione introduttiva di EFA: lo stato della FAD nel SCU, una prima fotografia

Ore 10:30 – La dimensione del gruppo nella FAD: intervento di Mario Pollo, già Prof. di Pedagogia Generale e Sociale

Ore 10:50 – Le buone prassi della formazione a distanza nel SCU: i formatori si raccontano (contributi selezionati)

Ore 11:30 – Cosa possiamo apprendere dagli altri sistemi: intervento di Vincenzo D’Innella Capano, CEO -Telpress International B.V.

Ore 11:50 – Conclusioni EFA

Modera: Francesco Spagnolo, giornalista esperto di servizio civile

II Seminario: La valenza formativa delle misure aggiuntive: il tutoraggio

Venerdì 18 dicembre 2020, 10:00 – 12:00

Ore 10:00 – Introduzione: la funzione delle misure aggiuntive nel sistema SCU, a cura del CESC-Project

Ore 10:10 – Tutoraggio in presenza e a distanza nel SCU (Dott. Angelo Salvi, Psicologo del lavoro e orientatore)

Ore 10:30 – Interventi dei partecipanti e confronto (max 5’ ciascuno)

Ore 11:50 – Conclusioni referenti CESC Project e indicazioni per confronto a distanza

Modera: Francesco Spagnolo, giornalista esperto di servizio civile

III Seminario: Contributi alla riforma della formazione del SCU

Venerdì 22 gennaio 2021, 10:00 – 13:00

Ore 10.00 – Saluto ai partecipanti ed introduzione (Lisa Venzi – CISP)

Prima sessione: da dove partiamo
10.15-10.30 – La formazione nel servizio civile: dalle Linee guida del 2013 alla riforma del SCU (Francesco Spagnolo – Formatore, esperto di SCU)
10.30-10.45 – Giovani in cerca di opportunità. Il ruolo della formazione non formale (Serena Angioli, Dirigente dell’Area Programmi e Progetti – Agenzia Nazionale Giovani)

Seconda sessione: in cammino
10.45-11.00 – La formazione dei formatori e degli OLP (Mario Bozzo Costa e Francesco Ferrari – EFA)
11.00-11.15 – Le riflessioni delle reti: il percorso della CNESC (Paola Santoro – Responsabile didattico Arci SC APS)

Terza sessione: verso la meta
11.15-11.30 – La formazione e la tecnologia. Le opportunità di inclusione e i rischi di emarginazione (Prof. Francesco Agrusti – Pedagogia sperimentale – Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma 3)
11.30-11.45 – Le prospettive dell’esperienza formativa del SCU. Ripensare il sistema tra nuovi attori e nuovi destinatari (Rossano Salvatore – CESC Project)

11.45-12.45 – Dibattito ed interventi liberi
12.45-13.00 – Conclusioni e Prospettive di lavoro (Fabrizio Ferraro – CESC Project)

Iscrizioni

Le iscrizioni al terzo seminario del 22 gennaio vanno inviate entro mercoledì 20 gennaio , compilando questo form: https://forms.gle/Zk1oMZiZjKEvuUSd6.

Gli iscritti e le iscritte riceveranno via email le istruzioni per l’accesso al seminario.

La partecipazione ai seminari in remoto è gratuita ed avverrà tramite piattaforma ZOOM, con un numero massimo di 100 partecipanti.

Riferimenti e recapiti

-Per il primo seminario sulla FAD:

Mario Bozzo Costa – cell 338 1246965- email bozzocosta@efaonline.it

-Per il secondo seminario su Tutoraggio e Misure Aggiuntive:

Fabrizio Ferraro- 06 71280300 – email fabrizio.ferraro@cescproject.org