Cisp – Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace
cherubino

Laboratorio “Voci di pace. Percorsi didattici di educazione antirazzista nonviolenta”

Presentazione

La scuola di oggi è lo specchio di una società multiculturale e maggiormente attenta ai bisogni degli alunni e delle alunne. È dunque importante che essa crei momenti di scambio e confronto, per permettere ai ragazzi e alle ragazze di sperimentarsi nella relazione con l’altro/a e riflettere sul valore della cooperazione, della fiducia e dell’ascolto reciproco.

Ciò rappresenta una sfida a cui vuole rispondere il Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace dell’Università di Pisa (CISP) con la proposta formativa “Voci di pace”, che intende sviluppare nelle giovani generazioni specifiche competenze di cittadinanza globale, necessarie per costruire la pace in modo duraturo, promuovendo una società giusta e inclusiva fondata sulla pari dignità, sui doveri di solidarietà e sull’accesso di tutte e tutti ai diritti, in accordo con gli Obiettivi 4 e 16 dell’Agenda 2030.

Il laboratorio didattico gratuito “Voci di pace” vienesvolto in presenza e si articola daun minimo di 4 incontri fino a un massimo di 6 incontri, di 2 ore ciascuno, a cadenza settimanale.

Gli incontri sono affidati ai volontari e alle volontarie in Servizio Civile Universale presso il Cisp, appositamente formati/e sui temi del laboratorio.

Destinatari

Il laboratorio è destinato agli alunni e alle alunne delle scuole del territorio (limitatamente ai comuni di Pisa, Livorno, centro storico di Lucca, Cascina, Pontedera, San Giuliano Terme, Vecchiano) dalla classe quarta della scuola primaria fino alla classe quinta della scuola secondaria di secondo grado.

Obiettivi formativi

Gli obiettivi del laboratorio “Voci di pace” sono:

  • far riflettere sul significato dell’appartenenza a un gruppo, facendo capire l’importanza dell’ascolto, della fiducia reciproca, della responsabilità e della cooperazione;
  • sollecitare negli studenti e nelle studentesse il rispetto di sé e degli altri, lavorando sull’empatia e sullo sviluppo di punti di vista alternativi rispetto a quelli prevalenti, in modo da costruire un pensiero autonomo e critico, indispensabile per contrastare qualsiasi forma di discriminazione;
  • far acquisire consapevolezza critica degli stereotipi e dei pregiudizi con cui ci accostiamo agli altri, a partire dalle conseguenze negative che ne possono derivare in termini di discriminazione ed esclusione;
  • promuovere la riflessione sulla storia e sulla persistenza, in forme nuove e spesso nascoste, del razzismo con particolare attenzione ai meccanismi di disinformazione (“fake news”) e ai discorsi di odio circolanti nei media;
  • insegnare a sentire e gestire le emozioni di base (gioia, tristezza, paura, rabbia, disgusto) in modo da migliorare le proprie relazioni con sé e con gli altri;
  • sviluppare competenze di ascolto attivo e comunicazione nonviolenta per la gestione trasformativa dei conflitti.

Metodologia

La metodologia adottata applica le teorie della trasformazione nonviolenta dei conflitti all’ambito educativo e al contesto scolastico.

Tale metodologia si concretizza in tre strategie fondamentali: la didattica nonviolenta, la comunicazione nonviolenta e i laboratori maieutico-esperienziali.

I laboratori maieutico-esperienziali sono finalizzati a costruire relazioni pacifiche e cooperative fondate sullo sviluppo dell’autonomia, della corresponsabilità e della condivisione, sul pensiero critico rispetto a stereotipi, pregiudizi e discriminazioni, sul riconoscimento del pluralismo dei punti di vista, sulla gestione delle emozioni e l’espressione dei sentimenti, sulla consapevolezza storica delle cause e degli effetti del razzismo

Comune a tutte e tre queste strategie è lo sforzo di costruire una relazione orizzontale, aperta e cooperativa all’interno del gruppo classe, in cui ciascuno/a possa sentirsi protagonista e possa fare piena esperienza di sé e degli altri.

Nei laboratori tutte e tutti devono potersi sentire accolti/e e incoraggiati/e a esprimersi liberamente, nel rispetto di alcune regole condivise come, ad esempio, la sospensione del giudizio, il rispetto reciproco, l’ascolto attivo, lo sforzo di assumere il punto di vista altrui.

Svolgimento e durata

Le tematiche presenti all’interno dei laboratori richiedono di essere affrontate con la dovuta gradualità, tenendo conto delle esigenze e delle competenze specifiche di ogni fascia d’età e di ogni livello scolastico.

Per questa ragione vengono proposti due distinti percorsi didattici, da realizzarsi in orario scolastico:

  • il primo per le classi quarte e quinte della scuola primaria e per la classe prima della scuola secondaria di primo grado;
  • il secondo per le classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado e per tutte le classi della scuola secondaria di secondo grado.

Si tratta di una proposta flessibile, che ciascun/a docente potrà adattare alle esigenze della classe, del proprio percorso didattico e delle proprie disponibilità di tempo.

Il percorso potrà anche essere modificato in itinere: se, durante lo svolgimento, dovessero emergere determinati bisogni o problemi, si potrà decidere di dedicare più tempo di quanto inizialmente previsto ad una attività o ad un tema cui prima era stato dato meno spazio.

È possibile concordare il numero di incontri da svolgere, partendo da un minimo di quattro fino a un massimo di sei, a cadenza settimanale. La durata di ogni incontro è di circa due ore.

N.B. LA PARTECIPAZIONE È GRATUITA E LIMITATA A 40 CLASSI PER ANNO SCOLASTICO.

Programma

I due percorsi presentano le attività articolate in moduli tematici: costruzione del gruppo; stereotipi, pregiudizi, discriminazioni; punti di vista; emozioni ed empatia o razzismi e anti-razzismi; conclusioni.

Per ciascun modulo possono essere organizzati uno o più incontri, con varie attività per ciascuno.

Il laboratorio è affidato a personale qualificato e/o appositamente formato sui temi affrontati, adottando un approccio peer to peer e valorizzando, a questo scopo, il contributo dei volontari e delle volontarie in Servizio Civile presso il Cisp.

Modalità di adesione ai laboratori

Le scuole che nell’anno scolastico 2023-2024 intendono aderire al percorso possono inviare, all’indirizzo segreteria@pace.unipi.it, la relativa scheda di adesione, insieme all’Allegato 1 e all’Allegato 2 scaricabili qui sotto.

Le richieste verranno accolte fino ad esaurimento dei posti disponibili.